Il trittico di Rudolf Leitner-Gründberg, "Die Berührung der Welt",
Marilena Streit-Bianchi

Il gigantesco e magnifico trittico di Rudolf Leitner-Gründberg "Die Berührung der Welt" (Un contatto con il mondo) illumina in tutta la sua gloria il percorso della sua carriera artistica e rappresenta una manifestazione monumentale del suo credo.

"Die Berührung der Welt - Die Erzählung der Dinge" - La storia delle cose.

Questo dipinto è un omaggio al tempo storico e alle personalità verso cui l'artista prova affetto e gratitudine, tra cui: Eleonora di Aquitania1), Bernardo di Clairvaux2) e Suger3). Si tratta di personalità famose e innovatrici che vissero nel XII secolo, promossero l'arte e la musica, mostrarono un nuovo modo di essere e auspicarono una nuova spiritualità aprendo la strada al progresso che rapidamente si diffuse in tutta Europa.
L'artista simbolizzato dalla parola "Ich" fa parte del dipinto per mettere in evidenza l'affinità e il rispetto che prova per i personaggi rappresentati. Rudolf vuole essere promotore di un altro modo di pensare e concepire l'ARTE, l'estetica, l'oro e il colore in prima linea. Nel dipinto, uno specchio diffonde l'illuminazione e la corona, un simbolo caro all'artista, vi si trova rappresentata insieme alla regale rosa rossa, simbolo del vero amore.

"Die Berührung der Welt - Der Garten" - Il giardino

Come un incipit, la musica della natura, i colori della vita e le farfalle che sfarfalleggiano infondono calma allo spirito; una calma necessaria per raggiungere un alto livello di coscienza, un'illuminazione atemporale. Un tappeto di bianche margherite simbolo di virt e verità sembra sprigionarsi dai raggi del sole.
La mente liberata dagli ostacoli raggiunge benessere e serenità riempiendo il nostro spirito di energia nuova e positiva.

"Die Berührung der Welt - Was bleibt" - Ci che è rimasto

Questo immenso e simbolico dipinto è dominato da un soggetto che sta a cuore all'artista, l'ambiente, che è danneggiato a causa dell'esaurimento delle risorse, dell'inquinamento, la deforestazione ed il consumo eccessivo. Un albero gigante è l'elemento dominante del quadro. Alla sua destra si trova un piccolo fiore giallo "Tussilago farfara" che rappresenta il primo fiore che germoglia quando la neve scompare, vicino ad un piccolo albero spoglio che attende il risveglio alla vita. Ai piedi dell'albero gigante si trova una roccia di cristallo di rocca. Nell'antica Grecia si credeva che il cristallo di rocca fosse stato congelato dagli Dei e nelle credenze popolari si pensava assorbisse e controllasse l'energia. Per l'artista rappresenta invece il collegamento tra la materia non vivente e il mondo vivente rappresentato dall'albero. L'albero ha come protezione una corteccia esterna spessa ed intricata mentre le sue radici sono invisibili e profondamente radicate nel terreno. Il riflesso di una figura si trova vicino all'albero. Si tratta della traccia che permane di una persona che ivi ha soggiornato, ovvero un'immagine atemporale che resta come riflesso delle sue azioni, dei suoi viaggi terreni e delle sue emozioni.

1) Eleonora (Aliénor) di Aquitania era una donna libera, di alto spirito e lodata per la sua bellezza. Vissuta nel XII secolo, era ben istruita, conosceva il latino, la musica, la letteratura ed era anche in grado di cacciare e cavalcare i cavalli. Era la Regina Consorte di un re francese e di un re inglese, Mecenate, e al suo castello di Poitiers i trovatori (troubadours), i cavalieri e l'amor gentile trovarono la loro dimora.
2) Bernardo de Clairvaux era un monaco mistico e spirituale che consolid l'ordine monastico cistercense. I cistercensi ebbero un ruolo importante nel progresso economico del 12mo secolo per lo sviluppo delle tecniche di coltivazione e per il commercio. Bernard era un sostenitore della tesi che le cose divine sono infinitamente profonde e incomprensibili alla ragione.
3) Suger, l'Abate, è stato il primo mecenate promotore di un nuovo stile detto "opus modernum" o "opus francigenum" (in seguito detto "arte gotica" e "architettura gotica" cui si associ una nuova iconografia) su cui bas la ricostruzione della Chiesa di Saint Denis, la chiesa funeraria dei monarchi francesi. Fu il consigliere dei re inglesi Luigi VI e Luigi VII e il primo storico del suo tempo. Come abile statista e amministratore modernizz l'amministrazione della giustizia.

©Marilena Streit-Bianchi, Vienna 2018
 
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